Ho iniziato i primi due anni di liceo con il programma sperimentale che univa il classico e lo scientifico in un liceo di periferia della capitale. Non sono stati due anni che ricordo male, alla fine mi hanno anche temprata. L’ambiente era terribile e la scuola sembrava un carcere, 2000 e passa studenti nello stesso edificio, la sezione O, solo femminile, per caso e non per volontà.
Al secondo anno ad iniziare al mondo della letteratura e del latino un’insegnante apparentemente normale, molto simpatica a dire il vero, formale e tranquilla, sapeva farsi ascoltare, sapeva comunicare.
Come da programma iniziò a farci leggere “I promessi sposi” e come regola vuole arrivò il mio turno alle interrogazioni. Per la prima volta in vita mia mi rifiutai (ero una sorta di studentessa spaventata, facevo sempre i compiti e mai qualcosa che mi sfuggisse, ci tenevo!).
Mi rifiutai.
Andò a grandi linee così: dissi che non ero in grado di parlare del senso di quello che avevo letto, che avrei potuto fare l’analisi del testo, non di più perché quel brano lì partiva da quello che poi avrei chiamato scientificamente assioma: partiva dalla fede e io quella fede lì non ce l’avevo quindi non potevo proprio parlarne.
Questo è il primo ricordo che ho di me come essere pensante che esprime un’opinione in maniera sicura, ponderata e decisa.
In quel momento lì, in quel preciso momento lì credo di aver espresso a gran voce quello che per me è la tolleranza, prendere atto di un pensiero, non essere d’accordo pur rispettandolo.
Ho ricominciato a pensare al valore che per gli esseri umani ha la fede da qualche anno, quella cristiana è lontana da me, ma ho imparato a capire le infinite forme che può assumere la spiritualità per le persone.
Non sono attratta dalle religioni, ma dai riti, è la ciclicità e la ripetitività che rendono ai miei occhi una serie di cose attraenti.
Ad ogni modo presi un’8 perché l’analisi del testo la sapevo fare.
Ora penso che avrei voluto conoscere quell’insegnante all’età che ho adesso, probabilmente parleremmo molto e le discussioni sarebbero interessanti.
Anyway:
Ne ho parlato con left domenica scorsa, di mattina, siamo usciti per prendere della pizza e del pane; abbiamo parcheggiato di fronte al posto in cui abbiamo festeggiato il nostro matrimonio, rigorosamente civile per mancanza di fede religiosa di entrambi, compensata – nel nostro caso – da un’immensa fiducia per la scienza e l’evoluzione e dalla tolleranza verso il credo altrui.
Quello che fa incazzare entrambi è la mancanza di sana curiosità del mondo e la mancanza di rispetto del prossimo.
Quello si, fa incazzare a destra e a manca.